info e curiosità
Attualmente la consistenza della razza è di 3739 capi (3499 femmine e 240 maschi)
Vello: bianco, a lana fine, costituito da bioccoli prismatici, con assenza di peli canini, ricopre completamente il tronco compresa la faccia ventrale, la fronte, le guance, gli arti anteriori sino al ginocchio ed i posteriori sino al nodello. Assenza di pliche cutanee e pagliolaia poco sviluppata
Testa: a profilo leggermente montonino, con corna robuste ed a spirale regolare nel maschio, a profilo rettilineo, con presenza di corna poco sviluppate in circa il 10 delle femmine.
Collo: corto e robusto nel maschio, più lungo e sottile nella femmina.
Tronco: lungo, mediamente largo, garrese largo e più basso della groppa nel maschio, sottile e leggermente più basso della groppa nella femmina; torace alto profondo, con costole arcuate nel maschio, meno alto e profondo con costole meno arcuate nella femmina linea dorso-lombare rettilinea, groppa mediamente larga, lievemente inclinata posteriormente.
Arti: solidi e relativamente corti.
Pelle: sottile e rosea lingua, palato ed aperture naturali generalmente sprovviste di pigmentazione. Talora si nota la presenza di piccole macchie nere o marrone alle orecchie, al musello ed all’occhio.

Presidio Slow Food
Aziende zootecniche
Di seguito le aziende zootecniche dove è possibile acquistare carne e prodotti derivati dalla Pecora Gentile
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Pecora gentile di Puglia
La Gentile di Puglia è una pecora legata a doppio filo con il territorio di cui è originaria, l’antica Daunia. Questa razza ovina era allevata con il sistema della grande transumanza sui pascoli del Tavoliere da ottobre a maggio e su quelli montani molisani e abruzzesi da giugno a settembre. Per secoli ha rappresentato il simbolo della pastorizia transumante con i suoi rituali e la sua architettura rurale (tratturi, poste, jazzi…). Già apprezzata in epoca romana e citata da Plinio e Columella per la finezza della sua lana, ha raggiunto la sua massima diffusione a partire dal XV secolo, quando la sua lana – una delle migliori al mondo – era impiegata per creare raffinati tessuti adatti sia per l’abbigliamento sia per l’arredo casalingo.
È una razza di taglia media con vello bianco e produce una lana fine di altissima qualità. I maschi hanno corna robuste a spirale regolare, mentre le femmine sono spesso sprovviste di corna. Sebbene ancora oggi qualche famiglia pratichi la transumanza, il metodo di allevamento principale si basa sul pascolo semibrado, in terreni dove negli anni precedenti si coltivano cereali o legumi.
L’agnello alimentato a latte e pascolo ha una carne molto delicata.Seppure l’attitudine lattifera della razza sia scarsa, l’ottimo latte della Gentile di Puglia è la materia prima ideale per la caseificazione del celebre canestrato pugliese.